IN SICILIA E' DI RENZI LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI

IN SICILIA E' DI RENZI LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI

“PD: convenzione di Domenica a Roma. Renzi vince anche in Sicilia e manda la maggioranza dei delegati

“Il consenso ricevuto da Renzi in Sicilia tra gli iscritti è un importante riconoscimento di fiducia, alla vigilia non scontato né prevedibile, che incoraggia e segna fortemente la direzione di marcia verso l’appuntamento dell’8 dicembre”. E’ quanto affermano Giuseppe Bruno e  Gandolfo Librizzi in rappresentanza dell’area Renzi in Sicilia.

“Intanto, dai primi calcoli effettuati, la Sicilia, domenica prossima, quando si riunirà la convenzione nazionale, manda a Roma la maggioranza dei delegati per Renzi. Su 61, 29 sono per il Sindaco di Firenze, 27 per Cuperlo, che quindi non ha vinto in Sicilia, 1 delegato è di Pittella, 4 di Civati.

“Dovunque si è registrato un diffuso entusiasmo e molti sono stati i nuovi iscritti che si sono avvicinati al partito per sostenere il Sindaco di Firenze, nonostante in diversi luoghi non sono state poche le difficoltà frapposte alla volontà di iscriversi da parte di tanti cittadini, proprio, guarda caso, da un certo ceto politico refrattario al cambiamento e sempre identico nella sua inamovibilità. Emblematici i  casi di Siracusa e Agrigento.  Nella città dei Templi si è scontato proprio l’iscrizione di tanti che, insieme al Sindaco Zambuto, di recente si erano avvicinati al PD.

 In una regione che appena un anno fa aveva tributato un massiccio, quasi granitico risultato a Bersani, e dove quello stesso identico gruppo dirigente si ritrovava festante, oggi, invece, anche tra gli iscritti, aumenta il consenso verso Renzi affermandosi come la vera novità nel panorama politico, anche siciliano.

 “Comprendiamo” – continuano Bruno e Librizzi “ la vis polemica dei sostenitori di Cuperlo in Sicilia che con le loro dichiarazioni vorrebbero accreditarsi come novelli new entry. Così non è. Ed è plastica la situazione di Enna, dove il buon Crisafulli, per tutti, rappresenta l’epigono di quel loro piccolo mondo antico.

Sostenere poi la tesi che in Sicilia chi, dei maggiorenti, ha votato Cuperlo rappresenta  l’innovazione mentre chi ha sostenuto Renzi è espressione degli apparati, è quasi da ridere. Non è così. E i siciliani lo sanno bene. Ovunque, chi si è avvicinato a Renzi è espressione di una forte spinta al cambiamento, al cambio generazionale, alla sfida delle idee che anche in Sicilia vuole scardinare le vecchie logiche di apparato e di potere e già si è imposto nella maggioranza delle province da Trapani a Messina, da Ragusa e Siracusa a Palermo.

Infine, la chiamata in causa del Presidente della Regione da parte dei sostenitori di Cuperlo, quasi tirandolo per la giacchetta - continuano Bruno e Librizzi, mentre fino a ieri, per inciso, lo criticavano duramente,  è patetica. Lascino il Presidente a svolgere il suo ruolo serenamente senza inutili, quante pretestuose polemiche.

Il vero appuntamento – concludono - è però l’8 dicembre quando a votare saranno tutti i cittadini. Quel giorno, è certo, sull’onda dell’affermazione che ha sancito la vittoria di Renzi anche fra gli iscritti al PD, si potrà avviare una stagione di forte cambiamento necessario per l’Italia e indispensabile per la Sicilia 


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