Se non c'è la Politica perdiamo tutti

Io spero che il PD e le primarie riescano ad appassionare i siciliani non tanto con modalità da tifo sportivo ma per curiosità di proposta e voglia di vita politica attiva intorno ai bisogni della vita di tutti. E non è una frase elettorale. "i bisogni della Sicilia e dei siciliani" sembrano sempre lo specchietto per le allodole a cui poi nessuno realmente presta attenzione, tutti indaffarati a contar e a ricontar voti o doelgati. 

Cosa osservo da “fuori”(come qualcuno sa non ho la tessera del partito democratico, in cui ho militato dal 2007 al 2012 da dirigente ma credo di riprenderla dopo l’8 dicembre)? Osservo la parte positiva: il meraviglioso e potente movimento democratico di iscritti che sta mettendo in campo uno dei più grossi esempi di democrazia attiva di partito dell’Europa intera, e di questo gioisco enormente, perché il PD non ha rivali su azioni simili. Dall’altro lassisto con scoramento alle diatribe un po’ infantili, se posso permettermi e con rispetto, sugli “ho vinto io” “no, ho vinto io” “no, tu hai perso e sei apparato” “no, l’apparato sei tu e ho vinto io”."guarda il carro" "non guarda il tuo passato". Triste e inutile, per i cittadini.

E son queste a ripempire le pagine dei giornali allontanando ancor più gli elettori perchè si sottintende che non siano loro e i loro problemi il "succo della questione" ma la diatriba, la tattica, la strategia e i posizionamenti delle forze. Beh no. Preferisco lottare per imporre sulle pagine dei giornali cosa si propone per la gente, quali siano le diverse proposte per risolvere i problemi e su quelli accendere un faro. Si può? O la vera Politica si è ridotta a un ruolo ancillare rispetto alle misere questioni di sopra?

Mi sembra che ci sia una spasmodica corsa ad accreditarsi come nuovi, che mi sa però di nuovismo. Che nuovo è questo? Il “nuovo” e il “rinnovamento” si guadagnano sul campo, proponendo idee nuove, metodi nuovi, direzioni nuovi. Non è una questione di facce o di nomi o di persone, di numeri e questo noi di Big Bang Sicilia che sosteniamo Renzi, dentro e fuori il PD, lo abbiamo detto e stradetto. Girando la Sicilia e l'Italia con iniziative di programma e di proposta. 

La vera novità sarà quella che  farà imporre l’idea che sia la Politica a vincere sulla Tattica e sulla Strategia. La visione, il progetto, la concretezza delle proposte. E questo ripete Renzi fino all'ossessione. I siciliani, gli italiani hanno bisogno di credere che l’obiettivo del fare politica sono loro, cioè tutti noi, e che siano le modalità di organizzazione sociale intorno a principi e valori comuni, disinteressati, da cui discendano poi le idee, le azioni e infine gli uomini e le donne capaci di prendersene carico dentro un partito o un movimento o un governo.

Da troppi anni invece questo obiettivo nobile e naturale del vivere comune in Italia  ha assistito all'invertirsi del processo mostruosamente, i mezzi si son confusi coi fini. Gli obiettivi che si sono imposti sono stati i nomi o i partiti, con logiche di interessi personali, individuali come di parti, e le persone e le idee sono state ridotte al rango di mezzo, non di fine, a elenco di programma elettorale.  E’ ovvio che si assista dunque a questo spettacolo, forse eccitante per alcuni ma poco utile a una Sicilia a pezzi ,del “ho vinto io”o “hai vinto tu” e nessuno dice: per far cosa?

Beh, così non va.  Il vero cambiar verso, e da anni Matteo Renzi lo ripete, non è credere che ci sia un uomo o un partito a “salvar” l’Italia, o la “Sicilia”, e sia lui, o chi per lui, l’obiettivo, quello è il mezzo, è il mezzo. L’obiettivo vero è riuscire a far credere che tutti quanti potremo invertire quel processo, che le persone e le regole della vita comune sono il fine, il fine vero del far Politica. E “vince” chi lo capisce, ci crede per davvero e lo attua, magari concentrandosi e battagliando e tifando sulle idee, sui problemi e sui contenuti. Come fine del poter fare e non come mezzo di conquista del Potere. Non si può fare più politica contro gli altri e per se stessi o la propria parte, sempre più limitata, e ridurre a questo l'unico senso della Politica. Ed è stato il senso invertito che ha distrutto il Paese, è stata la politica degli ultimi 30 anni. Dovremmo imparare a far Politica CON gli altri, oltre che PER gli altri, perchè il senso della Politica torni ad essere il vero senso. Solo così si cambia verso. Ci riusciremo?

La Politica è un valore comune da difendere, non da disprezzare. La Politica come fine e come Bene, non come mezzo e male. E per poterla difendere deve tornare ad essere compromesso al rialzo, mai al ribasso: nelle proposte ma soprattutto nelle azioni e nei mezzi per portarle avanti. Per ogni scelta, per ogni decisione. Non sacrificando mai valori comuni ineludibili, la correttezza, la chiarezza, la disponibilità, la solidarietà, la conoscenza a sempre più mediocri ragion di stato, che non hanno più nemmeno l'aura di "Ragion Di Stato" bensi quella di mezzucci, peggio ancora, bassa macelleria etica, camuffata da "responsabilità", nemmeno tanto facili da mascherare. 

Questo è il Partito che vince e questo è il Partito che dovremmo costruire insieme. Capisco che guadagni meno pagine di stampa la difficile costruzione piuttosto che la facile distruzione attraverso la lite. Ma non credo che ci siano altre possibilità. 

Questa è la proposta di Big Bang Sicilia e la offriamo intera al Partito Democratico che vogliamo costruire insieme dopo l' 8 dicembre. Cuperliani, renziani, civatiani... Meglio siciliani, italiani, cittadini del mondo.

Mila Spicola

Presidente Comitato Scientifico Big Bang Sicilia